Quali sono le tecniche di caccia al cinghiale?

La caccia al cinghiale si pratica con 5 principali tecniche, che possono essere raggruppate in due grandi gruppi, cacce collettive e individuali… ma il fascino della sfida al re della macchia è sempre lo stesso!

La caccia al cinghiale è la caccia a palla più praticata in Italia, in grado di suscitare un misto di emozioni e adrenalina. Profondamente radicata nella cultura mitteleuropea, è un’attività venatoria tanto avvincente quanto sfidante e si pratica con una grande varietà di tecniche.

Novello protagonista di numerose pagine dei quotidiani italiani, che durante il periodo di inattività hanno riportato il suo “girovagare”, il cinghiale è un selvatico con un tasso riproduttivo annuo che varia dal 120 al 200%, la cui presenza necessita di essere controllata da un piano regionale, anche per evitare i possibili danni che può causare alle colture e la troppa vicinanza ai centri abitati.

Nonostante le sue notevoli dimensioni, che nell’arco alpino possono oscillare negli adulti, i cosiddetti “neri”, tra i 100 e i 200 Kg, è un ungulato che mette a dura prova le abilità balistiche dei cacciatori e dei loro fucili, grazie a spostamenti veloci e repentini.

Coriaceo e intelligente, è senza alcun dubbio il re della macchia! Ecco le 5 principali tecniche di caccia al cinghiale.

Tradizionale forma di caccia collettiva, diffusa specialmente nei paesi dell’Est Europa, la caccia al cinghiale in battuta viene qualche volta confusa con la braccata, da cui si differenzia per un più elevato numero di battitori.

Particolarmente adatta a territori di ampie dimensioni, come le grandi pianure rumene e ungheresi, è la tecnica di caccia che registra il più alto numero di partecipanti e in alcuni paesi rappresenta una vera e propria usanza folkloristica.

Il successo dell’azione di caccia consiste nell’abilità dei battitori di creare un vero e proprio cordone di persone, che avanza progressivamente nel bosco e spinge i cinghiali verso le poste.

Un fucile slug è l’ideale per andare a caccia al cinghiale in battuta come in braccata.

La braccata è la forma più conosciuta e diffusa di caccia al cinghiale in Italia. Nota anche come cacciarella a Roma e in parte della Maremma, è una tecnica di caccia molto coinvolgente.

Sveglia alle prime luci dell’alba e thermos pieno, inizia la ricerca dei calpestii notturni e delle rimesse dei cinghiali. Una volta individuate le tracce e i covi dei selvatici, in maremmano detti “lestre”, si procede a sistemare opportunamente le poste.

Il gruppo di cacciatori coinvolti, che costituiscono a tutti gli effetti una squadra, è formato da canai e poste, oltre che dal caposquadra, che ha il compito di coordinare la braccata affinché l’azione venatoria si concluda con successo e in totale sicurezza.

Un ruolo fondamentale in questa tipologia di caccia al cinghiale ce l’hanno i fedeli ausiliari. Infatti, sarà proprio una muta di cani guidata dai canai ad avere il delicato compito di spingere i selvatici alle poste.

L’emozione monterà al crescere degli scagni e delle canizze, fino al massimo del pathos quando il “re” sbucherà all’improvviso dalla macchia.

Tra i fucili sovrapposti slug adatti alla braccata o alla battuta, Feeling Slug è l’ultimo arrivato di casa Franchi per la caccia al cinghiale.

Dotato di bascula nera in lega leggera Ergal con incisione dedicata, spicca immediatamente per la compattezza conferitagli dalle canne corte da 55 cm, che gli dona una leggerezza, appena 2,5 Kg, e una maneggevolezza impareggiabili nei tiri tra il fitto della macchia tipici di questa caccia.

Altra forma di caccia collettiva è la girata, che tuttavia si pratica in piccoli gruppi e in aree non molto estese. Un unico ausiliare, detto il limiere, accompagnerà i cacciatori, che generalmente non superano le 9 o 10 persone.

Questa tipologia di caccia è molto utile per il contenimento in aree in cui è importante il rispetto della quiete ambientale e delle altre specie faunistiche, come riserve naturali o territori non lontani dai centri urbani.

Il metodo di caccia è simile alla braccata, ma si svolge in un lasso di tempo minore e consente più azioni in una stessa giornata.

Molto importante in tutte le tipologie di caccia al cinghiale collettive è, oltre all’affiatamento con i propri compagni di squadra, l’ausilio di gilet ad alta visibilità, affinché la giornata si svolga in sicurezza.

La cerca al cinghiale non è molto diffusa in Italia. Esperienza e abilità sono le parole d’ordine per una tecnica di caccia affascinante e ricca di forti emozioni.

E poi silenzio assoluto, interrotto soltanto dal fruscio del vento tra le fronde e dal respiro regolare del cacciatore che, attento al minimo crepitio, si muove con passi felpati fra la vegetazione.

La cerca è una tecnica di caccia di selezione in cui il cacciatore batte percorsi già individuati e collaudati in precedenza, insidiando i selvatici nelle ore crepuscolari.

Il mattino è solitamente più redditizio delle ore che precedono il tramonto, perché si ha più tempo a disposizione e il grado di visibilità aumenta pian piano che si alza il sole.

Fondamentale è rimanere sempre sottovento, per non allarmare i cinghiali in pastura.

L’anima rigata è la prediletta per questa tipologia di caccia, per l’affidabilità e il grado di precisione che offre. Il cacciatore di selezione infatti non si concederà mai un tiro approssimativo in questa caccia, di cui l’etica venatoria è un elemento costitutivo.

La carabina bolt action Horizon è un’compagna maneggevole e leggera, con peso inferiore ai 3 Kg in tutti i calibri in cui è disponibile (243 Win / 270 Win / 308 Win / 30-06 Springfield / 6,5 Creedmor / 300 Win Mag), eccetto il 223 Rem, e quindi ideale per le lunghe camminate che la cerca in bosco può richiedere.

Dotata di zigrino esclusivo per una presa sicura e di calciatura Smooth Sense, che garantisce un ottimo grip nelle 5 posizioni di tiro principali, è perfetta per la cerca, una caccia in cui non si conoscono in anticipo le condizioni e la posizione di tiro.

Avere una bolt action ergonomica e naturale all’imbracciata può davvero fare la differenza!

Seconda forma di prelievo selettivo, l’aspetto si può praticare da una posizione a terra o sopraelevata, come in altana, in genere nei pressi dei luoghi in cui transitano i cinghiali.

È una caccia solitaria e intima, in cui l’osservazione del selvatico è un momento importante tanto quanto l’azione in sé e grazie al quale quest’ultima acquista il suo senso.

Nella caccia all’aspetto, che sia in altana o meno, è fondamentale cercare un appoggio che garantisca una perfetta stabilità nei momenti che precedono la messa in mira, per effettuare tiri precisi e sicuri sul selvatico.

Tutte le carabine Horizon hanno la predisposizione per il montaggio del bipiede e un certificato di precisione di 1 M.O.A. su 3 colpi sparati.

E nell’ultima versione Horizon Elite Strata, il camouflage dell’affusto rende la carabina invisibile e perfettamente camuffata con l’ambiente, per sfuggire anche all’acuta percezione della selvaggina ungulata.

Che si pratichi in forma collettiva o individuale, la caccia al cinghiale è a pieno titolo tra le forme più appassionanti della cultura venatoria! Recati nella tua armeria di fiducia e scopri la gamma di armi da caccia dedicate a questa affascinante attività venatoria e non dimenticarti di celebrare a tavola sua maestà il re della macchia con una delle favolose ricette della Franchi Food Academy.

©2024 - Benelli Armi S.p.A. Divisione Franchi|
P. IVA 00635740418 |
REA 00635740418 |
Capitale sociale Euro 4.368.000 I.V.A.
Privacy policy| Cookie policy | CREDITS