Come si spara con il fucile da caccia?

4 posizioni di tiro che ogni cacciatore dovrebbe padroneggiare per imbracciare il fucile da caccia in modo corretto

Conoscere a fondo le 4 posizioni di tiro principali con cui si può imbracciare il fucile o la propria bolt action da caccia può assicurare un prelievo etico e sicuro in una grande varietà di situazioni e rendere la giornata di caccia indimenticabile.

Se si parla di caccia, le diverse tecniche e le posizioni in cui imbracciare il fucile sono un argomento che inevitabilmente entra nelle chiacchierate degli appassionati a fine giornata. Ogni cacciatore si ricorda bene la prima volta che si accingeva a imbracciare il fucile da caccia o una carabina bolt action. La sensazione del legno sulle dita, il richiamo irresistibile che quello strumento magnetico emanava, con la promessa di avventure straordinarie tutte da vivere.

Una volta accesa, la scintilla della caccia non ti lascia mai. E giorno dopo giorno si imparano i “trucchi del mestiere”, le caratteristiche dei diversi ambienti, della selvaggina da insidiare, si conosce quale cacciatore si vuole diventare.

Per una caccia etica e sicura, è importante imparare alcune posizioni di tiro principali, che possono fare la differenza durante una giornata di caccia. Queste posizioni possono essere utilizzate con o senza supporto, in base al variare dell’attrezzatura che si porta con sé e alla tipologia di caccia si pratica.

Specialmente nella caccia di selezione alla selvaggina ungulata, il tempo di preparazione al tiro è spesso più lungo rispetto ad altre tipologie venatorie e padroneggiare le principali posizioni di imbracciata può risultare utile in molte situazioni per effettuare tiri precisi e sicuri.

Queste possono essere identificate con le seguenti: in piedi, in ginocchio, da seduti e prona. Tanta pratica al campo da tiro prima di calarsi nell’effettivo contesto di caccia è fondamentale.

È sicuramente la più difficile e la più sfidante tra le posizioni di tiro a caccia. Solitamente si utilizza quando si caccia con fucili ad anima liscia, che siano semiautomatici da caccia, fucili sovrapposti o doppiette. Selvatici impegnativi come la beccaccia possono richiedere tiri immediati e a distanze ravvicinate, che si possono effettuare soltanto da questa posizione.

Lo stesso accade nella caccia al cinghiale con semiautomatici o sovrapposti slug, quando il re della macchia compare nel fitto del bosco e il tempo a disposizione è quanto mai breve. Qui l’abilità e il sangue freddo del cacciatore fanno la differenza per il successo della battuta di caccia!

La calciatura è molto importante in questa posizione di tiro. Più il contatto tra calcio e guancia sarà naturale e immediato, più rapido sarà l’allineamento e la messa in mira. Occorre assicurarsi che la guancia sia ben attaccata al calcio e che il calciolo poggi perfettamente sulla spalla per un tiro preciso.

Posizionandosi a 90° dall’obiettivo, è importante distanziare i piedi all’altezza delle spalle mantenendoli ben saldi al terreno. Un fucile ad anima liscia ergonomico e naturale all’imbracciata è molto importante in questo caso. Con una carabina bolt action invece il tiro in piedi è rarissimo, se non si dispone di un supporto come un bipiede, un bastone o semplicemente un tronco su cui appoggiare la carabina, supporti che conferiscono grande stabilità al tiro e permettono di mirare a distanze maggiori.

È la seconda posizione più veloce da assumere, in questo caso usata maggiormente per imbracciare la propria carabina. Se svolta correttamente, garantisce una buona stabilità, nonostante ci sia soltanto un gomito a supportare la posizione.

È una buona posizione da assumere per il cacciatore alla cerca, che avvista il selvatico, ma non ha troppo tempo a disposizione per assumere un’altra posizione. Consente inoltre di vedere il selvatico oltre i cespugli, l’erba alta o altri ostacoli che possono impedirne una chiara visuale.

Per imbracciare e mettere in mira correttamente, occorre posizionare il ginocchio dominante a 90° rispetto all’altro e piegare la gamba sul terreno. Il piede dominante dovrà essere il più attaccato possibile al terreno, per una maggior stabilità. Dopo essersi seduti sul proprio piede, si posiziona il braccio di supporto sul ginocchio non-dominante, facendo attenzione ad avere un’estesa e stabile zona di contatto. Attenzione a non posizionare il gomito sulla rotula, perché è un appoggio molto instabile!

È una posizione che richiede un po’ più tempo rispetto a quella in ginocchio, ma garantisce nell’imbracciare il fucile una maggior stabilità. Il grande vantaggio che dà al cacciatore è che entrambi i gomiti hanno un supporto di appoggio, garantendo comunque una buona visuale, essendo abbastanza in alto per superare gli ostacoli più comuni.

La più usata tra le varianti di questa posizione è quella a gambe incrociate, con entrambi i gomiti ben appoggiati sulle ginocchia. Le prime volte può sembrare un po’ innaturale, ma dopo un po’ di pratica tutto sarà più confortevole. Anche in questo caso, si possono usare diversi strumenti di appoggio, come bipiedi o bastoni.

È la più lunga tra le posizioni da assumere, ma sicuramente è anche la più stabile. Spesso utilizzata quando si insidia selvaggina diffidente e in ambienti che presentano dislivelli naturali, come durante la caccia in montagna a caprioli o camosci, permette al cacciatore di stare il più possibile nascosto e passare inosservato.

Gli svantaggi principali di questa posizione sono la visuale, che può essere parzialmente limitata, e il tempo che richiede per essere assunta. Se ce n’è a sufficienza però, darà grandi soddisfazioni! Per posizionarsi proni, occorre stendersi sul terreno con il braccio non dominante in avanti a reggere l’affusto della bolt action. Se si dispone di un supporto ancora meglio! Anche il semplice zaino può servire allo scopo.

Dopo aver disteso le gambe, occorre indirizzare i piedi all’esterno con le caviglie piatte sul terreno. È vero, può essere un po’ scomodo imbracciare il fucile in questo modo, ma l’idea è quella di appoggiarsi a terra il più possibile, secondo le capacità di ciascuno. La calciatura dovrà essere ben appoggiata alla spalla, in modo da conferire massima stabilità e permettere alla mano dominante di imbracciare la bolt action ben salda e avere stabile accesso alla guardia.

Padroneggiare queste principali posizioni di tiro renderà l’attività venatoria etica e sicura, permettendo di vivere tutte le emozioni che la caccia regala nel totale rispetto del patrimonio naturale che ogni cacciatore si trova a custodire.

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